matrimonio salentino

Il giorno delle nozze è certamente evento importante per i promessi sposi, e occasione di letizia e festa per chi vi prende parte, sia pure nella consapevolezza di attendere ad una serie di routines e rituali, fra sacro e profano. Quale evento che pone in essere la costituzione di una nuova famiglia – per quanto non di rado si pervenga a tale data dopo un periodo di convivenza –, e, di conseguenza, focale per eterne questioni esistenziali, ossia quelle attinenti al mistero della vita e della morte, il matrimonio coinvolge emotivamente la comunità, o almeno la cerchia di relazioni dei nubendi. 

Il lungo festeggiamento che interessa le nozze è uno dei segni della loro importanza, per cui, al netto di usi e tradizioni precedenti il giorno delle celebrazioni, la partecipazione al rito religioso – o civile –, nonché la convivialità dei brindisi e del ricco banchetto nuziale ribadiscono il coinvolgimento di famiglie e affetti. La convivialità spesso passa per il cibo, come da antichissima consuetudine, attraverso la condivisione di pietanze nella stessa mensa.

Cibo, elemento privilegiato delle relazioni umane

Il banchetto nuziale, quindi, non è questione che possa risolversi frugalmente, o nel torno di un paio d’ore. 

Il sostanzioso menu che sino ad una ventina di anni addietro scandiva con le sue portate il tempo del convito, ha conosciuto alcune modifiche – si potrebbe, forse, chiamarle “innovazioni” – andando ad influenzare nuovamente le fasi del ricevimento. In sostanza, un’ampia fase di accoglienza nella struttura ristorativa, relativa all’aperitivo – spesso all’aperto, negli spazi verdi del locale, in versione buffet – ha sostituito il tradizionale antipasto servito ai tavoli. Stuzzichini quali pittule, pesce azzurro o zucchine in pastella, entrano di diritto nel menu iniziale, insieme a vassoi di pesce, ricci di mare, formaggi e – ovviamente – bevande analcoliche e prosecco.

Al termine del pranzo in sala, consumato ai posti solitamente assegnati secondo giudizio degli sposi, un’altra fase, di chiusura, ha sostituito il più semplice ingresso e taglio della torta: il buffet di dolci – non solo spumone e pasta di mandorla –, insieme al taglio della torta (seguendo i modi dell’aperitivo). 

La musica è l’altro elemento ricorrente della cerimonia, oggi come in tempi meno recenti. Orchestrina o piano bar, melodie del genere “leggero” o d’autore, pezzi del repertorio etnico, si avvicendano spigliatamente nel corso del pranzo, includendo momenti di danza.

Il mare e la campagna

Si è in Salento, “terra fra due mari”, come ben noto. Per cui non appare difficile comprendere come il mare occupi un posto privilegiato nell’immaginario identitario del salentino – in connessione, sempre, con l’entroterra agricolo. Tanto che, solitamente, “il posto di mare” s’imponeva per i matrimoni, sino ad un non lontano passato: d’alta scogliera o di riviera sabbiosa. In tal senso, centri quali Otranto, Castro, Gallipoli – solo per menzionarne alcuni – ospitavano i festeggiamenti nuziali, in ristoranti o residences marittimi. 

Diversamente, sempre negli ultimi decenni, come già accennato, l’opzione rivierasca si alterna a quella rurale. Piccoli resorts, nati nell’entroterra, a pochi chilometri dai centri abitati, spesso da vecchie costruzioni, piccole o grandi masserie, casali, o ville abbandonate – con pergolati, torri colombaie –, attraggono i nuovi commensali. 

Talvolta, tali strutture ricettive annettono servizi quali affittacamere e B&B, produzione di conserve da frutta e ortaggi coltivati in loco. 

Le masserie, del resto, sono piuttosto diffuse in territorio pugliese e salentino, per cui non mancano punti di ristoro di tale genere – alcune piuttosto articolate, dagli importanti corpi murari, e di particolare rilievo artistico –; che un elenco, sia pure di massima, sarebbe comunque riduttivo. Ciononostante, si ricorda, a scopo puramente esemplificativo, la zona di Nardò e dei comuni vicini; così come antichi palazzi urbani – o castelli – adibiti a sala ricevimenti e ala pernotto. 

La magia del ricordo in uno scatto

Campestre o marittimo, l’ambiente che ci vede nei nostri giorni di festa, accanto ad amici e persone care, farà parte del ricordo immortalato in una bella fotografia. Lo stile Reportage di matrimonio è uno tra quelli più scelti per ricordare questo giorno speciale, ed Emanuela Rizzo è una dei fotografi più ingaggiati in Puglia da chi ama questa tipologia di racconto fotografico. Rivivere l’emozione di un momento, catturata da una foto spontanea e naturale, capace di cogliere i nostri gesti nella loro immediatezza, è il ricordo più bello di questo giorno così speciale che rimarrà impresso su carta.